La Neviera, la Seicentesca Fabbrica del Ghiaccio
Straordinario esempio di archeologia industriale, la seicentesca Neviera di Petra Nevara è tra le neviere pugliesi dell’area murgiana, la più maestosa e meglio conservata.
Nata per volere dei Duchi di Martina Franca e posta al servizio delle ricche famiglie nobiliari leccesi e di tutto il Salento in generale, la neviera di Petra Nevara è stata un’attiva fabbrica di ghiaccio dalla sua fondazione fino alla fine del XIX secolo, quando a seguito dell’apertura dei primi stabilimenti industriali di ghiaccio artificiale (proprio a Martina Franca se ne aprì uno in quegli anni, in corso dei Mille, che ha funzionato ininterrottamente fino agli anni ’60 del secolo scorso), l’intera struttura venne convertita in stabilimento vinicolo.
Nei sotterranei dei nobiliari palazzi leccesi era d’obbligo avere una stanza ben coibentata destinata alla conservazione del ghiaccio, e solo dalle neviere di Martina Franca ne era possibile l’approvvigionamento.
Il ghiaccio, ben coperto da paglia, veniva inviato a Lecce su “traini”, i tipici carri da trasporto “trainati” appunto da cavalli: in questo modo, viaggiando con i favori delle tenebre, era possibile percorrere oltre 100 km in una sola notte, garantendo al ghiaccio stesso una perdita trascurabile.
Non veniva tuttavia tralasciata la distribuzione locale, destinata alle attività di commercianti e artigiani, alla ricca borghesia e al clero.
Tale era la ricchezza generata dal commercio del ghiaccio, che alla Neviera originaria, quella attualmente accessibile ai visitatori di Petra Nevara, ne fu aggiunta successivamente una seconda, il cui tetto spiovente in pietra è visibile nel salone grande della neviera: questa seconda neviera, altrettanto grande, e profonda 12 metri, è attualmente usata come cisterna per la irrigazione.